Per tutti i mozzi di primo pelo e quelli che soffrono il mal di mare.

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Questo è il blog che ho aperto qualche anno fa per tenere gli appunti di qualcosa che ancora non sapevo e ancora non so. Nell'estate del 2014 ne è uscito un libro e si spera che presto ne esca un altro. Ha una pagina su Facebook dove possiamo rimanere in contatto (sono di buona compagnia e non sporco più di tanto).

Cap. NS

14 novembre 2012

Il vento ti ricorderà di me


Nella versione originale scritto su una schiena.

A te, nuda, questi versi, che di stracci nascondi la tua bellezza o con un lenzuolo avvolgi il mio desiderio. A te, nuda, queste parole, che freccia non uccide se l’arco nessuno tende, così pure non scoprirei il tuo corpo se tu non mi chiedessi di farlo. E ogni giorno vorrei essere te pur di possederti; ogni notte vorrei essere te pur di giacere nel tuo letto. Per una moneta ho comprato un bacio sulla schiena, per una promessa ho conquistato il tuo segreto. È questo il tempo della vendemmia, dopo un'estate di fatica. È tempo per accorgersi che per te, nuda, vale questo ed altri sforzi; che fratelli non si nasce, si diventa. È un tempo per raccogliersi, tempo per godersi. A te, nuda, che non riesci a capirlo tengo le mani sul seno perché ti si scaldi il cuore per me. Eppure non ti riesce di capirlo.

E il vento ti ricorderà di me, come di chi è arrivato all'improvviso per disordinarti i capelli e tu decidi allora se lasciarmi andare e invisibile sparire, passare come fa il vento su questo mare o trattenermi. E solo uno è il modo per imbrigliare il vento, custodirlo in un respiro. In uno di quei respiri mentre ansimi piano, mantienimi dentro di te mentre ansimi piano anche quando fa male, mantienimi là dove nasconderesti una vita e non farmi andar via perché un respiro qualunque puoi lasciarlo andare, ma non un respiro di vento. A quel punto sarai nel vento che trasporta le mie parole e ti sembreranno vere e venga pure la neve allora, ci troverà stretti insieme.



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