Per tutti i mozzi di primo pelo e quelli che soffrono il mal di mare.

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Questo è il blog che ho aperto qualche anno fa per tenere gli appunti di qualcosa che ancora non sapevo e ancora non so. Nell'estate del 2014 ne è uscito un libro e si spera che presto ne esca un altro. Ha una pagina su Facebook dove possiamo rimanere in contatto (sono di buona compagnia e non sporco più di tanto).

Cap. NS

10 ottobre 2012

Il giardino segreto - الروض العاطر في نزهة الخاط

Si consiglia la preliminare lettura di questo post.


Pescara, 07/10/12.

Qualche tempo fa viaggiando sono arrivato al mare, dove mi sono fermato ad attendere l’ora del treno. Ho capito dunque che di tutti gli interrogativi che orbitano attorno a noi e tutti i viaggi che compio, quelli che non finiscono nel mare, dal mare iniziano. La risposta è oltre il mare.

Dopo le sue onde migliori c’era una spiaggia, lì ho incontrato un uomo che correva con un cane e regalava a tutti lo stesso segreto: “O si ama, o no!”. Voglia l’Universo farti incontrare quest’uomo come io l’incontrai. La spiaggia è grande ma quell’uomo corre e conosce il segreto. Forse corre proprio per quello, perché o si ama, o no.

E dopo la spiaggia c’erano due colline che profumano di fiori se ti chini ad annusarle. Riparano una vasta pianura sulla quale si cammina a baci. Un bacio, un passo. E al centro di questa pianura c’è un pozzo prosciugato, non porta acqua ma indica la strada per la vita. Questa è la mappa del tesoro, la strada che riporta a casa; dal pozzo dieci passi verso sud. Protetto da due montagne (se hai le gambe piegate), cresce un giardino segreto. Il più bello che ci sia, tanto che ti verrebbe da dire: «Pianto qui la mia casa, e domani sarà il primo giorno del resto della mia vita.»

Questo perché il giardino segreto sembra la meta, ma come tutti i punti d’arrivo più tardi si rivelano piuttosto degli scali. La condizione umana dove per ogni certezza che viene raggiunta l’orizzonte si dilata su nuove domande, finché s’intuisce che al minimo il cielo è il confine. Il giardino segreto è un posto però dove il mondo di fuori viene sospeso e vige la quarta regola della capanna: va tutto bene. Punto.

È segreto, questo giardino, perché sia una fortuna da meritare.
È segreto, questo giardino, perché non a tutti è dato di sapere della sua magia.

Il giardino protegge il suo mistero; contrariamente ad una delle più solide certezze del genere umano, nel giardino di cui parliamo uno più uno fa uno.

Ed  normale rimanere senza parole, è magia, non si riesce a spiegare come sia possibile. E una volta arrivati si ritrova finalmente la pace, fra le cosce della donna io la trovai. Della donna, l’unica dove la cercai. Si cerca una spiegazione, un senso a tutto questo trambusto indecifrabile con un sorriso sul volto e il respiro affannoso ma il giardino segreto è una stazione di posta, un rifugio. Ho capito dunque che di tutti gli interrogativi che orbitano attorno a noi e tutti i viaggi che compio, quelli che non finiscono nel mare, dal mare iniziano. E il giardino segreto è uno di quei posti che una volta arrivati ti riposi prima di riprendere a camminare per un altro viaggio. Amore mio, passerei tutta la notte nel tuo giardino segreto.

“E quindi se la vita è davvero un viaggio […] arriva quel momento in cui la corsa finisce. Si scende dal treno con le gambe ancora intorpidite, trascinando la valigia.

E allora la domanda diventa: dove andremo adesso?”

La vita è un viaggio in seconda classe (Iseeu), Parte utima, NS.

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