“Vi dico: in quella notte due si troveranno in
un letto; l’uno verrà preso e l’altro lasciato.”
Lc 17, 34
Al Capitano di Complemento A.D.S.E., Groupe de Reconnaissance 2/33, Armée de l'Air.
Questi erano gli ordini: partire. Non avrei dovuto decollare così assonnato, ma questi erano gli ordini. E dunque sono partito. Troppo presto perché tu venissi, troppo presto perché mi chiedessi di non andare. L’ordine era di partire e sono partito, ma tu giurami che è l’ultima volta che mi lasci andare ed io tornerò.
Lockheed P-38 Lightning |
Ho guardato il mio aereo sulla pista, cercato con lo sguardo le mitragliatrici sapendo già dove fossero e le ho trovate; ma tu hai lasciato che io partissi disarmato. Troppo presto perché tu venissi, troppo presto perché mi chiedessi di non andare. Ma dimmi che ancora una volta mi guarderai le spalle e giurami che è l’ultima volta che mi lasci andare ed io tornerò.
Ho carezzato una ferita sulla carena, per ogni proiettile che mi ha colpito una volta ho fatto la barba alla morte; per ogni colpo sofferto un giorno sono stato triste. Il copilota una volta ha detto che “sono cose che capitano”. Le cose non capitano ad un Capitano. Troppo presto perché tu venissi, troppo presto perché mi chiedessi di non andare. Tutto quello che abbiamo fatto una volta la notte che precedeva la mia partenza l’abbiamo fatto per sempre, ma tu giurami che è l’ultima volta che mi lasci andare ed io tornerò.
Le cose non capitano ad un Capitano, sia che guidi una nave pirata sia che l’abbiano fatto ufficiale dell’Armée de l’Air. Forse la notte prima abbiamo fatto un po’ troppo tardi, ma affronterei la Luftwaffe intera pur di non perdere un occasione di farlo una volta con te. Troppo presto perché tu venissi, troppo presto perché mi chiedessi di non andare. Arrivato il giorno mi hai salutato con un bacio, il cielo è sempre un po’ più lucido dopo una notte nera in cui l’abbiamo fatto. L’ordine era di partire ed io sono partito sperando che la mia assenza ti divorasse, ma tu giurami che è l’ultima volta che mi lasci andare ed io tornerò.
Sarà stato dunque il sonno, forse la colpa è tua o forse dei tedeschi che mi hanno abbattuto. Sul fondo dell’oceano ho trovato un posto dove posare la testa e riposare, come prima era sul tuo seno che senza che tu lo sappia è il fondo dell’oceano adesso. Troppo presto perché tu venissi, troppo presto perché mi chiedessi di non andare. E ora dormirò sperando di sognarti e che tu nel frattempo mi stia sognando, nella mia divisa da Capitano. Ma tu giurami che è l’ultima volta che mi lasci andare ed io tornerò.
È così difficile tenersi insieme in un mondo così grande, con un mare così profondo e così dolce che non toglierei mai la testa dal fondo. Ma ora aspetto te, dal fondo dell’oceano, giurami che è l’ultima volta che mi lasci andare ed io tornerò.
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