Per tutti i mozzi di primo pelo e quelli che soffrono il mal di mare.

Benvenuti a bordo!

Questo è il blog che ho aperto qualche anno fa per tenere gli appunti di qualcosa che ancora non sapevo e ancora non so. Nell'estate del 2014 ne è uscito un libro e si spera che presto ne esca un altro. Ha una pagina su Facebook dove possiamo rimanere in contatto (sono di buona compagnia e non sporco più di tanto).

Cap. NS

11 luglio 2012

Senza titolo 2


“Before the worst, before we met, 
before our hearts decided it's time to love again. 
Before today, before too long, 
let's try and take it back before it all went wrong.

There was a time that we'd stay up all night 
best friends, yeah, talking till the daylight. 
Took the joys alongside the pain 
with not much to lose but so much to gain.

Are you hearing me?”

The script, Before the worst.


Sai cosa si prova a guardare negli occhi di qualcuno, con la paura di perdersi?

Smarrirsi in senso letterale, perdere la via di casa. Il mare non è Potenza, se all’orizzonte diventa solo una linea è perché è disteso, non è un rilievo, e dietro quella linea c’è tutto il resto del mare, in fila ordinata, così sistematica da apparire una retta. Non si precipita giù, dietro le colonne d’Ercole c’è solo altro mare e altro mare ancora. Non è come Potenza, che di notte a vedersi è un albero di Natale, con le luci spioventi. 

Tuttavia c’è una parte di mare che si vede ancora dalla spiaggia, che non è una linea ma uno spazio profondo, distinto. Adesso prova a chinarti, fino a che anche quella porzione si ordina nell’ultima linea del mondo. 

Con gli oceani rinchiusi in una serie continua di punti la strada per tutto il mondo diviene d’improvviso lineare e facile da intuire, che volare ormai è obsoleto ed un percorso fin troppo lungo. Così vicina, ogni città possibile fra quelle della capanna. È un altro modo nuovo di dire bugie.

Non mi hai mai chiesto perché. Per questo motivo quella è l’origine del mare; il posto dove comincia e dove finisce.

Allora (e solo dopo aver livellato il mare) si capisce, cosa si prova a guardare negli occhi di qualcuno, con la paura di perdersi.



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