Per tutti i mozzi di primo pelo e quelli che soffrono il mal di mare.

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Questo è il blog che ho aperto qualche anno fa per tenere gli appunti di qualcosa che ancora non sapevo e ancora non so. Nell'estate del 2014 ne è uscito un libro e si spera che presto ne esca un altro. Ha una pagina su Facebook dove possiamo rimanere in contatto (sono di buona compagnia e non sporco più di tanto).

Cap. NS

10 luglio 2012

Basilicata: istruzioni per l'uso

Io credo che la vita sia una cosa troppo bella per non aver mai visto la Basilicata. Lo penso per davvero, non lo dico per fare poesia. Io credo che se non hai mai visto la Basilicata la tua vita magari sarà comunque bella, ma meno bella di come sarebbe stata se tu l’avessi vista. Per cui, vale la pena vederla, no? Quando la pubblicità dell’Amaro Lucano (liquore per altro sopraffino) dice: “Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano!”; sta parlando proprio di questo, solo che non lo sa. È un valore aggiunto.
La Basilicata è uno di quei posti come l’Africa, quando ci torni non sei più lo stesso. È una questione di fantasia, la Basilicata bisogna immaginarla.
Bisogna immaginare, ad esempio, Largo Pignatari il 18 agosto 1860, l’Italia si è mai chiesta come sarebbero andate le cose se Potenza non si fosse liberata prim’ancora dell’arrivo di Garibaldi?
Quando arrivi in Basilicata puoi farlo in auto, sulle strade statali. Non ci sono autostrade in Basilicata, ma c’è un motivo. La Salerno-Reggio Calabria proprio non sono riusciti a non farla passare dalla Basilicata, all’inizio avevano pensato ad un ponte, erano partiti bene (l’idea del ponte non era male in fondo) ma alla fine da buoni italiani si sono accontentati. È una buona idea arrivarci in macchina, il panorama è fantastico. Rocce, colline, costiera, montagna, paesini, in Basilicata c’è tutto. In Basilicata ci vuole un’ora per fare sessanta chilometri però c’è un motivo. Sai, ci sono un po’ di buche per strada. Poi è tutto di curve. Ma non è questo il motivo.
Puoi arrivarci in treno, magari devi fare scalo a Foggia oppure da Potenza salire prima ad Eboli se vuoi arrivare a Maratea, per Matera la cosa è un po’ complicata. Non c’è la ferrovia, tutto qua. Se arrivi dalla Campania fino capoluogo il treno ferma ogni cinque minuti. Il regionale, era sottointeso (la Basilicata viaggia in seconda classe); per andare a Roma invece c’è l’Espresso. Molto vintage come mezzo, diremmo fascinoso, per la Capitale ci siamo fatti belli come più si poteva, abbiamo messo il vestito buono. La ferrovia non la definireste delle migliori, ma c’è un motivo. In vero in Basilicata c’è sempre un motivo. Anche se qualche volta fingiamo di non saperlo.
Oppure puoi arrivarci via mare. Se sei un pugliese che ha la barca ormeggiata a Taranto devi fare il giro dietro la Calabria, chiedere «Permesso?» quando passi tra questa e la Sicilia e attraccare a Maratea. Siamo spiacenti, quello è l’unico porto che abbiamo ed è sul Tirreno, gli altri li fa la mafia. Piccolo inciso, in Basilicata abbiamo pure la mafia. Comunque … ah si, il viaggio è stato lungo, ma sei a Maratea. No Signora, non sono i Caraibi, è Maratea, ma non si preoccupi la gente li scambia spesso, sarà per l’acqua del mare. Non ci sono molti porti, ma il motivo è sempre lo stesso.
In Basilicata non puoi arrivarci in aereo, non c’è l’aeroporto. Il motivo indovinate un po’, è sempre lo stesso.
In Basilicata il tempo si dilata. Questa è la ragione, la Basilicata è una Signora che tira un sgabello mentre “scuzzula” dei fagioli di Sarconi e ti dice: «Siediti, prendi un bicchiere di Aglianico.» Non le si riesce a dire no, a questa Signora. In alcuni paesi il tempo si è fermato poi del tutto. Ma lo fa per il tuo bene, bisogna immaginarla la Basilicata, l’ho già detto. E quando ti siedi su quello sgabelli impagliati capisci perché. Quando ti siedi su un sedile di autobus, su uno di quelli vecchi dei treni che in Toscana non hanno voluto più, lo capisci. Ti affacci al finestrino e lo capisci. Un museo, si vede senza fretta. La Basilicata non ti lascia scelta in questo, perché sa che ne vale la pena. Allora la tua vita può essere anche una corsa continua, ma se devi passare dalla Basilicata o devi venirci, la Basilicata ti ferma. Non c’è nulla da fare, ma non che sia vanitosa, anzi …
Non è una cosa facile la Basilicata, non deve esserlo, non è fatta per essere facile. È una mattina fredda di Potenza, un bicchiere di vino del Vulture, per berlo si consiglia l’uso di coltello e forchetta. Come l’Aglianico, non scende giù facilmente la Basilicata. È la classica ragazza carina della comitiva che però non si è mai fidanzata con nessuno. La Basilicata infatti è una terra che ti fa innamorare, ma non ti sposa mai. È al sud, Napoli è una famosissima città del sud; Bari è una famosissima città del sud, ma Potenza, Matera sono più a sud. Intanto provate a fare un giro in Via Pretoria stasera, è al sud ma un sorso di antigelo non sarebbe male prima di uscire di casa. È una donna la Basilicata che non si concede al primo appuntamento, non esiste. Ma non lo fa mica per cattiveria, a fare tutto questo freddo. È sud, ma Potenza è il capoluogo più alto d’Italia. Ma non lo fa mica per cattiveria, a fare tutto questo freddo. Lo fa perché vuol farti capire che quello che ti manca magari è un abbraccio. In Basilicata molte cose bisogna immaginarsele, lo ripeto. Anche perché molte cose mancano.
Finché non sei un esule non lo capisci davvero, che cos’è la Basilicata. E solo allora intuisci che l’unico modo è usare l’immaginazione.

Posted via Blogaway

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