F. De André, Oceano.
Si sta facendo tardi ormai e fra poco andrò, ti ho cercata per tutta la città stasera ma quando ti ho trovata ho finto di non vederti. Il cuore già mi bruciava e tutto per la strada sembrava dirmi di tornare indietro. Dividi un letto con me stanotte, le cose che vuoi non restano ad aspettarti.
Il nostro tempo è finito ma un tempo donato non è mai un tempo perduto. Troia mia, mai più dormirò fra i tuoi seni grandi? Quello che ci manca stavolta è proprio il tempo. Delle fiamme sarai o schiava di uno straniero che ti toccherà con le sue mani sporche. La prima luce già si fa spazio e il nemico prepara le armi, come il sole uccide le stelle una ad una si farà largo tra le nostre file. E questa davvero l'alba che finisce le nostre notti? Voglia Afrodite farmi cadere volto verso le tue bianche mura allora, che io possa vederle un'ultima volta e tenerle nei miei occhi quando la tenebra li chiuderà.
Se mi pungi il mio sangue è uguale al tuo, ma gli Dèi non graziano mai due volte allo stesso modo. Questa vita è una cosa troppo forte e questa guerra finirà o ci finirà ma per non amarti ancora come il primo giorno più il tempo passava e più ti ho amata.
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